Il regime del Capitano Ibrahim Traoré, al potere dopo un colpo di stato nel 2022, è letteralmente terrorizzato dagli anziani. Non basta chiudere radio e tv, farsi scortare dagli ex mercenari Wagner, evidentemente ciò che maggiormente preoccupa Traoré non è la presunta propaganda contro di lui dell’Occidente, né i tentativi di colpo di stato perpetrati dai suoi commilitoni, bensì gli apparentemente placidi vecchini burkinabé che potrebbero trasformarsi in potenti macchine da combattimento per rovesciarlo. Accade così che l’11 giugno, Mousbila Sankara, zio del padre della rivoluzione burkinabé che portò il Paese all’indipendenza, Thomas Sankara, sia stato arrestato presso la sua abitazione a Ouagadougou, Burkina Faso, di ritorno dalla moschea, alle 5.30 del mattino. L’azione è stata condotta dagli agenti dell’ANR (Agence Nationale de Renseignement), uomini dell’intelligence burkinabé. Nella serata del giorno dopo è stato rilasciato. Questo avvenimento è stato ampiamente discusso sui social media locali. L’arresto di Mousbila Sankara è collegato a un’indagine su un presunto tentativo di destabilizzazione del regime del Capitano Ibrahim Traoré. La vicenda è stata innescata da un video che circolava online, in cui si parlava di presunti piani di colpo di Stato contro il governo di transizione, e l’anziano sarebbe stato tirato in ballo da chi compariva nel video. Mousbila Sankara ha dichiarato che le persone coinvolte sono state fermate e interrogate dai servizi di intelligence, ma ha evitato di rivelarne le identità. L’ex diplomatico ha affermato di essere stato trattato dignitosamente dai suoi carcerieri. Da quanto pare di capire leggendo un articolo del quitidiano del Burkina Faso Lefaso.net, l’anziano sembra sia stato interrogato dai suoi carcerieri non solo riguardo al video ma anche in merito alle sue idee rispetto all’attuale regime, e si può speculare che gli abbiano fatto capire di non oltrepassare una certa linea nelle sue critiche a Traoré, dato che l’anziano, in qualità di politico, rivoluzionario, ed attivista, aveva ripreso il succitato per le sue pratiche poco democratiche, per utilizzare un eufemismo, anche attraverso una celebre lettera di cui riportiamo un estratto:
“Monsieur le Président, l’auteur de la présente lettre est un ancien CDR (Comité de Défense de la Révolution) du 4 Août 1983 au 15 Octobre 1987 et également ancien syndicaliste. Comme indiqué plus haut, j’ai été Ambassadeur en Libia jusqu’à la rectification ; n’ayant pas apprécié favorablement cette rectification, j’ai été emprisonné et torturé à la gendarmerie et au conseil ; libéré en avril 1991, j’ai repris mes activités à l’ONATEL SA jusqu’au 31 décembre 1999.
Qui Mousbila Sankara esprime le sue preoccupazioni riguardo alla conduzione degli affari da parte del MPSR II e offre consigli al Capitano Traoré per evitare gli errori dei suoi predecessori. La lettera sottolinea l’importanza di non considerare i sindacati come avversari e di affrontare i problemi attuali piuttosto che distrarsi con questioni secondarie (ovvero combattere il terrorismo e non andare a cercare nemici fra chi non la pensa come lui).
Mousbila Sankara, zio e compagno di lotta di Thomas Sankara, è stato una figura importante nella politica del Burkina Faso. Durante la rivoluzione sankarista, ha ricoperto ruoli significativi nei Comitati di difesa della Rivoluzione e ha servito come ambasciatore del Burkina Faso in Libia. La sua stretta relazione con l’ex presidente Thomas Sankara lo ha reso un personaggio di rilievo, e il suo recente arresto ha attirato l’attenzione sulla scena politica. Come se un 80enne, per altro molto rispettato dai suoi concittadini, o almeno da una grossa parte, potesse rappresentare una così terribile minaccia per l’invincibile Ibrahim Traoré. Gli anziani del Burkina Faso sono avvisati… a casa e zitti.
Ricordiamo che lo zio di Thomas Sankare non è che una delle vittime del regime dittatoriale di Ibrahin Traoré; dalla fine di maggio non si hanno più notizie di Arouna Louré, un medico anestesista, nonché attivista del movimento Assemblement pour le Salut National (RSN), alquanto critico nei confronti dell’attuale dittatura. Come riporta RFI, il medico sarebbe stato avvicinato da alcuni uomini in abiti civili mentre si stava spostando da un ospedale a un altro. Nel settembre 2023, Louré è stato uno dei primi ad essere arruolato forzatamente nell’esercito per tre mesi, subito dopo aver reso pubbliche le sue critiche.
Che dire poi del sequestro dei servizi segreti del Burkina Faso dell’avvocato Guy Hervé Kam, del quale abbiamo scritto qui?