L’International Criminal Court (ICC) dell’Aia ha condannato l’ex capo della polizia islamica della città di Timbuktu in Mali a 10 anni di prigione per crimini di guerra.
I pubblici ministeri hanno accusato Al-Hassan Ag Abdoul Aziz Ag Mohamed Ag Mahmoud di aver instaurato e guidato un autentico “regno di terrore” in città dopo che questa era stata conquistata nel 2012 dal gruppo Ansar Dine collegato ad al-Qaeda, sfruttando la rivolta dei Tuareg nel nord. Il criminale era già stato dichiarato colpevole nel giugno 2024 per i reati di tortura, supervisione delle amputazioni pubbliche con machete e frustate dei residenti, compresi i bambini.
Pertanto la detenzione in carcere “è proporzionata alla gravità dei crimini e alle circostanze individuali e alla colpevolezza di Al Hassan” e “Riflette adeguatamente la forte condanna della comunità internazionale per i crimini commessi da lui e riconosce i danni significativi e le sofferenze causati alle vittime”, secondo quanto dichiarato il giudice presiedente della corte Kimberly Prost.
Tuttavia Hassan, 47 anni, era stato assolto dall’accusa di stupro e schiavitù sessuale, oltre che di aver distrutto gli antichi mausolei di Timbuktu.
Per tale motivo alcuni gruppi per i diritti umani, delusi dalla sentenza, avevano richiesto alla corte di ascoltare alcune vittime. Così, secondo quanto asserito dall’agenzia di stampa AFP, la corte ha sentito che alcune donne sono state arrestate e poi violentate in detenzione sotto il dominio di Ansar Dine, stabilendo però che benché tali crimini fossero stati appurati, l’ex capo della polizia ancora una volta non è stato ritenuto responsabile.
Al-Hassan potrà fare appello entro 30 giorni. Egli era stato consegnato all’ICC nel 2018 dalle autorità maliane, cinque anni dopo che le truppe francesi, ora non più presenti in Mali, avevano contribuito a liberare Timbuktu dai terroristi jihadisti.
Un altro leader dei miliziani jihadisti venne condannato nel 2016 a 9 anni di detenzione, poi divenuti 7, per la distruzione degli storici mausolei di Timbuktu, dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 1998; si tratta di Ahmad al-Faqi al-Mahdi che dal 2022 è tornato in libertà. Ben 10 furono gli edifici distrutti o danneggiati dall’uomo:
Mausoleo di Sidi Mahmoud Ben Omar Mohamed Aquit
Mausoleo di Sheikh Mohamed Mahmoud al-Arawani
Mausoleo di Sheikh Sidi el-Mokhtar Ben Sidi Muhammad Ben Sheikh Alkabir
Mausoleo di Alfa Moya
Mausoleo di Sidi Mahmoud Ben Amar
Mausoleo di Sheikh Muhammad El Micky
Mausoleo di Cheick Abdoul Kassim Attouaty
Mausoleo di Ahamed Fulane
Mausoleo di Bahaber Babadié
Moschea Sidi Yahya
Tutti edifici religiosi legati all’Islam.