Il direttore del giornale investigativo L’Event, Atiana Serge Oulon, è stato sequestrato nella mattina del 24 giugno 2024 da uomini non identificati, presso la sua abitazione. Lo scrive la redazione del quotidiano in un comunicato dello stesso giorno.
Da un minibus senza contrassegni sono scesi degli individui che hanno caricato a forza il giornalista, il quale nel 2017 ricevette il riconoscimento Anti-Corruption Fight Award per la stampa. Non si sa dove sia stato portato. Cinque ore più tardi, individui identificatisi presso la moglie del giornalista come agenti del servizio segreto del Burkina Faso, sono entrati in casa ed hanno sequestrato anche i suoi smartphone e computer.
La pubblicazione de L’Event è sospesa dal 20 giugno 2024 e per un mese, in seguito ad un ordine del Conseil Supérieur de la Communication del Burkina Faso. Ciò in seguito ad un articolo che accusava un membro della milizia burkinabé dei Volontari per la Difesa della Patria di appropriazione indebita. Una sanzione ingiusta e abusiva, secondo il giornale, contro la quale è stato presentato ricorso al tribunale amministrativo. Atiana Serge Oulon era stato interrogato dai militari (non dalla polizia!) che volevano il nome della talpa che aveva rivelato il caso al giornalista. Piè recentemente poi (10 giugno 2024), il caso aveva visto un ulteriore sviluppo con l’improvvisa dipartita di un capitano dell’esercito che avrebbe potuto testimoniare nel suddetto caso.
Il “Conseil Supérieur de la Communication” (CSC) del Burkina Faso è un’organizzazione che regola e sovrintende ai media nel paese. È stato istituito dalla legge organica n. 015-2013/AN del 14 maggio 2013, che definisce le sue attribuzioni, composizione, organizzazione e funzionamento. Il CSC ha il compito di garantire la libertà di espressione e di informazione, nonché di promuovere l’etica e la deontologia giornalistica nel paese. Inoltre, il CSC regola la radiodiffusione sonora e televisiva in conformità alla legge n. 059-2015/CNT del 4 settembre 2015. Tra gli atti arbitrari intentati contro la stampa locale allo scopo di silenziare il dissenso, ricordiamo che il CSC si rese protagonista con un ammonimento alla testata online Lefso.net e la soppressione del canale di BF1, “7Infos”. È evidente a tutti che l’organismo sia divenuto il braccio legale del governo per silenziare gli organi di stampa che lo contestano.
Stranamente, proprio nel giorno del suo rapimento, Atiana Serge Oulon avrebbe dovuto recarsi presso il Tribunal de Grande Instance Ouaga I a testimoniare contro Adama Siguire, coordinatore del Rassemblement des Intelligences pour la souverainet de l’Afrique – RISA, attivista filo governativo.
Il rapimento di Oulon, inoltre, è avvenuto lo stesso giorno in cui un altro giornalista, Kalifara Séré, è scomparso dopo essere stato interrogato dalla polizia.
Dal giorno del rapimento, gli appelli al Ministro delle Comunicazioni Jean Emmanuel Ouédraogo, sono rimasti inascoltati.