L’avvocato Guy Hervé Kam è stato arrestato nella notte tra mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio 2024 all’aeroporto di Ouagadougou, mentre ritornava da un viaggio a Bobo Dioulasso. Uomini in borghese lo hanno prelevato ed infilato in un auto civetta, senza dare spiegazioni ed è ora in custodia presso la Sicurezza Nazionale. Al momento di lui non si conoscono né il luogo di detenzione, né le condizioni di salute.
Ma chi è Guy Hervé Kam? Si tratta di un avvocato molto attivo nel settore bancario e del diritto societario, ampiamente riconosciuto per il suo lavoro in Burkina Faso. Esperto in diritto OHADA (Organizzazione per l’armonizzazione del diritto degli affari in Africa, è un sistema giuridico uniforme incentrato sui diritti legati agli affari) e di questioni transfrontaliere, è stato un portavoce del movimento politico Balai Citoyen, svolgendo un ruolo importante durante l’insurrezione del 2014 e durante la transizione che ne è seguita. Egli rappresenta legalmente la famiglia dell’ex capo di Stato Thomas Sankara. Nel 2020 fondò un movimento politico chiamato SENS (Servir et non se servir), che riscosse parecchio consenso al momento della sua creazione, volendo rompere con le pratiche politiche in corso; esso si propone di essere l’erede di tutte le lotte del popolo per un Burkina Faso prospero, giusto e veramente indipendente, in rottura con i partiti politici tradizionali ed impegnato a servire il popolo piuttosto che servirsi del potere. Slogan che in Italia conosciamo benissimo. Per dare un’idea ai lettori, si tratta di un movimento populista, che guarda prevalentemente ai giovani ed alle fasce di popolazione insoddisfatte della politica tradizionale.
Kam fa parte di un collettivo di avvocati che era riuscito a far annullare diverse requisizioni militari giudicate illegali dalla giustizia del Burkina Faso. Questo potrebbe aver giocato un ruolo nel suo arresto, ma non ci sono conferme ufficiali in merito (ovviamente). Egli stesso, nonostante fosse riuscito a contattare la sua famiglia un’ora dopo l’arresto, non fu in grado di spiegarne il motivo. Il suo arresto è avvenuto senza che il presidente dell’Ordine degli Avvocati fosse consultato. Il 31 gennaio 2024, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Parigi ha votato all’unanimità una risoluzione a sostegno dell’avvocato Guy Hervé Kam. Anche il sindacato degli avvocati del Burkina Faso ha richiesto la sua liberazione immediata e senza condizioni, in quanto l’arresto e la detenzione sono avvenuti in violazione delle disposizioni che garantiscono la libertà e l’indipendenza dell’avvocato. A supporto di tale richiesta, attraverso un comunicato stampa, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, nella riunione straordinaria del 7 febbraio 2024, ha deciso di proclamare uno sciopero per giovedì 15 febbraio 2024 in tutto il territorio, senza eccezioni, e richiedendo la partecipazione di tutti gli avvocati.
In una dichiarazione del 1 ° febbraio 2024, Ousmane Sonko, fondatore del disciolto partito d’opposizione senegalese PASTEF, ha rivolto un appello ad Ibrahim Traore affinché trovi e faccia rilasciare Guy Herve Kam e le altre persone scomparse. Ha inoltre ricordato che lo Stato deve tutelare indistintamente tutti i cittadini.
Ad una settimana dal rapimento, pare che ancora nessun procuratore sia stato assegnato al caso.
Il caso di Guy Hervé Kam è solo l’ultimo in ordine di tempo, di una serie di “sparizioni” occorse ad individui che si oppongono all’attuale governo del capitano Ibrahin Traoré, anche se per motivi diversi. Recentemente era toccato all’ex ministro degli Esteri del Burkina Faso, Ablassé Ouédraogo, ed all’ex capo di stato maggiore della gendarmeria, il tenente colonnello Evrard Somda. Guy Hervé Kam è il secondo politico rapito dalle forze di sicurezza. Con il pretesto di “sventare i tentativi di destabilizzazione” del regime, Il governo di Ibrahim Traoré sta violando gravemente i diritti della popolazione del Burkina Faso, e la comunità internazionale ha ripetutamente richiamato il governo del Burkina Faso al rispetto dei diritti umani e civili. L’aver colpito proprio un avvocato, colui il quale tutela il cittadino contro i soprusi delle autorità, può anche essere letto come un segnale agli oppositori: chiunque tu sia, non potrai sfuggire al braccio lungo dei servizi di sicurezza nazionale.