L’anno appena concluso ha visto dati incoraggianti per quanto riguarda il “paese degli uomini integri”, nonostante il peggioramento della situazione legata alla sicurezza e l’epidemia di Covid-19, al momento ancora sotto controllo.
L’economia nel 2021 ha registrato una ripresa del proprio ritmo di crescita; il tasso di crescita del PIL è passato dal 2,5% del 2020 al al 7,0%.
Le esportazioni nel settore agricolo sono aumentate del 31,6%, grazie agli aumenti di produzione di soia +124,8%, arachidi +63,5% e cotone +14,5%.
Produzione aurifera anch’essa in aumento, con dati record. Nei primi cinque mesi del 2021, la produzione a livello industriale di oro si è attestata sulle 27,09 tonnellate (dato ufficiale), che corrisponde ad un aumento del 20% rispetto al mese di maggio 2020. Inoltre solo a maggio 2021 sono state 5,13 le tonnellate di oro estratte, corrispondenti ad un aumento del 4,4% su base annua. Tali volumi consentono al Burkina Faso di rimanere tra i primi 5 maggiori paesi africani produttori di oro.
Nota stonata, l’aumento del prezzo del combustibile, che, come nel resto del mondo, ha fiaccato la ripresa economica: a marzo 2021, il cittadino ha visto un aumento di 10 franchi sui prezzi alla pompa del carburante (super 91, gasolio e petrolio); il prezzo di una bombola di gas butano da 12,5Kg è aumentato invece di 500 franchi CFA.
Buone notizie sul fronte delle entrate fiscali, a testimonianza del buon andamento dell’economia, ma anche dell’operato del fisco. La Direzione Generale delle Imposte ha registrato, al 29 dicembre 2021, un recupero record di oltre 1.045 miliardi e 270 milioni di franchi CFA, con una previsione al rialzo di oltre 956 miliardi di franchi CFA. Ciò corrisponde ad un tasso di recupero del 109,26%!
Sul fronte delle iniziative governative, si segnalano senza dubbio quelle intraprese per la promozione, la valorizzazione e la tutela dei prodotti locali, con la creazione del portale internet “Made in Burkina” – https://madeinburkina.bf, di cui abbiamo già trattato sulle pagine del nostro sito A margine di ciò, ma non meno importante, vi è la creazione dei marchi di qualità ed origine dei prodotti tipici, che piano piano va espandendosi e viene favorevolmente vista dai consumatori locali ed internazionali.
Passi in avanti sono stati fatti anche nel settore dei servizi via rete, che vanno via via diffondendosi: pagamenti telematici, vendita di prodotti online, consegne a domicilio di cibo e beni vari.
Per quanto riguarda il capitolo delle grandi infrastrutture, segnaliamo il progetto del nuovo aeroporto Donsin ad Ouagadougou.
Il governo del Burkina Faso ha ottenuto prestiti per un totale di 61,8 milioni di dollari dalla West African Development Bank e dall’ECOWAS Bank for Investment and Development per la costruzione del nuovo aeroporto. La West African Development Bank fornirà 51,5 milioni di dollari per lavori stradali, sistemi idrici, strutture per servizi di emergenza, acquisto di attrezzature e costruzione di edifici tecnici relativi al progetto. ECOWAS Bank for Investment and Development contribuirà con 10,3 milioni di dollari per la costruzione degli edifici amministrativi. L’impatto economico totale del progetto aeroportuale è stimato in 420 milioni di euro. Si prevede che l’edilizia creerà quasi 5000 posti di lavoro diretti e indiretti. I posti di lavoro generati direttamente dalle attività aeroportuali dovrebbero invece ammontare a circa 1.400 quando sarà completamente operativo. Un impianto solare captive e un sistema di stoccaggio forniranno l’80% del fabbisogno elettrico dell’aeroporto. Il nuovo aeroporto sostituirà l’attuale aeroporto di Ouagadougou. Potrà accogliere 1 milione di passeggeri all’anno; si prevedono 17.000 mq per i terminal e 3.500 metri di pista. La costruzione dovrebbe iniziare a fine 2022 e durare 30 mesi.
Il 20 ottobre 2020 a Pala, uno dei villaggi annessi al comune di Bobo-Dioulasso, sulla RN1, venne posata la prima pietra del nuovo ospedale. Dopo un anno, quella era ancora l’unica traccia dell’edificio. Finalmente lo scorso 23 dicembre 2021 la società cinese “Beijing urban construction group”, responsabile della costruzione del nuovo Centro Ospedaliero Universitario (CHU) di Bobo-Dioulasso, si è installata in loco, introdotta da inevitabile cerimonia. La struttura diverrà centro di riferimento per l’intera regione e si porrà all’avanguardia nel panorama ospedaliero nazionale. Sorgerà su un’area di 17 ettari, espandibile a 30, avrà una capienza di 500 posti letto e ed attrezzature all’avanguardia. Parte degli accordi col governo cinese per l’instaurazione delle relazioni diplomatiche ufficiali nel 2018, il finanziamento ammonta a 60 miliardi di franchi CFA ed il cantiere dovrebbe essere terminato in 36 mesi, circa per la fine del 2024.
Il settore delle telecomunicazioni è in costante espansione, sia con la rete mobile che con quella fissa. L’ex primo ministro Christophe Dabiré, in rappresentanza del Presidente del Faso, ha presieduto lo scorso 26 ottobre 2021 a Koudougou, l’inaugurazione ufficiale della una rete nazionale in fibra ottica. Tale infrastruttura, realizzata nell’ambito del ‘Progetto nazionale per le telecomunicazioni in fibra ottica’ (PBNT), ha l’obiettivo di aprire il territorio nazionale al digitale.
Si tratta di un infrastruttura finanziata dallo stato e dalla Bank of China per un importo di 59.146.488.202 franchi CFA. In termini di copertura nazionale, questa rete in fibra ottica attraversa quasi tutte le regioni del Burkina Faso con un’estensione sul territorio nazionale di 2001 km. Raggiunge infatti 66 comuni di cui 12 capoluoghi di regione, 26 capoluoghi di provincia e 40 comuni rurali. Oltre a tale copertura sono stati completati 307 km nell’ambito del progetto PRICAO-BF e 650 km di fibra ottica nell’ambito del progetto Cloud. Ciò porta il contributo dell’iniziativa del governo alla creazione di infrastrutture strategiche a 3.000 km. Oltre al Burkina, la rete attraversa anche alcuni paesi vicini tra cui Costa d’Avorio, Mali, Niger e Ghana. La dorsale in fibra è stata realizzata grazie ai contributi di Bank of China, Ecobank Burkina Faso, Agent Bank, ed il supporto tecnico dell’azienda cinese Huawei che ha assicurato il monitoraggio e il controllo. La gestione dell’infrastruttura è affidata alla rete di telecomunicazioni TELECEL Faso.