Il Mali e la Federazione Russa hanno concluso nel novembre 2023 un accordo per la costruzione di una raffineria d’oro vicino alla capitale Bamako. Secondo quanto dichiarato da esponenti del governo dello stato africano, l’impianto sarà in grado di lavorare 200 tonnellate di oro all’anno ed avrà validità quadriennale. Il ministro ad interim delle Finanze, Alousséni Sanou, ha riferito che la raffineria consentirà al Mali di controllare tutta la produzione di oro nel Paese e di “applicare correttamente tutte le tasse e i dazi”. Come anche in Burkina Faso infatti, i governi africani interessati all’attività estrattiva sospettano che l’esportazione a scopo raffinazione del biondo metallo sottragga alle casse dello stato un’ingente quantità di guadagni, che finirebbero invece nelle tasche delle compagnie minerarie.