Alberto Sciortino (Palermo, 1960) coordina progetti di sviluppo in vari Paesi africani per conto dell’organizzazione Cooperazione Internazionale Sud Sud. Ha pubblicato Il debito in via di sviluppo (1991), sulle cause dell’indebitamento dei Paesi poveri, e Prima della globalizzazione (2003), sulla relazione tra colonialismo e sottosviluppo.
Perché l’Africa é il teatro di una serie apparentemente infinita di guerre? Se le loro conseguenze – le vittime civili, la fame, lo sfruttamento di donne e bambini, la depredazione delle materie prime, i profughi – sono sotto gli occhi di tutti, non si puó dire altrettanto delle loro cause. Dietro i conflitti troppo superficialmente definiti “etnici” (spesso combattuti con le piú moderne armi) in realtá si celano una serie di interessi politici ed economici. Questa parte di mondo é diventata infatti il terreno dove “signori delle guerra” e leader locali, compagnie e Stati stranieri si scontrano e si alleano, alternano una brutale violenza a calcoli diplomatici per conquistare il potere e sfruttare le risorse naturali. In questo quadro, l’appartenenza a un popolo, le differenze linguistiche, culturali e religiose non sono altro che mezzi per mobilitare i propri sostenitori e legittimare le peggiori atrocitá contro le popolazioni.
L’attenta ed esauriente analisi delle guerre che hanno insanguinato e insanguinano il continente – frutto della conoscenza diretta della realtá africana dell’autore – finisce cosí per descrivere un’economia fondata sul saccheggio delle sue enormi ricchezze (petrolio, diamanti, minerali, legname) da parte di alcune élite; un sistema predatorio che rappresenta una delle piú pesanti ereditá del colonialismo, ma che nel contempo é il prodotto delle spietate logiche della globalizzazione.
Bianca