Non ci ha certo colti di sorpresa la richiesta del dott. Bationo dell’aprile 2011 di costruire, accanto alla struttura del Centro Sanitario di Laba, da noi realizzata nel 2004 con il contributo del Centro Missionario Diocesano, del Comune di Bressanone ed offerte varie ricevute, una scuola per infermieri oftalmologi e per la formazione di igienisti, odontotecnici.
Sintetizzando i vari interventi avvenuti in questa struttura da parte di medici, oculisti ed odontoiatri, succedutisi soprattutto i mesi estivi negli anni tra il 2005 e 2010 possiamo dire che l’attuale progetto ha preso concretamente forma con la venuta a Bolzano di due operatori della struttura di Laba.
Ambedue hanno frequentato la Scuola Galileo Galilei di Bolzano, seguendo un programma adattato a loro, con spese di mantenimento totalmente a carico del ns. Gruppo.
Una di queste persone s’è fermata a Bolzano per un anno ottenendo l’abilitazione in odontotecnica mentre la seconda ha frequentato la scuola per due anni con un ottimo risultato finale.
La loro presenza ha permesso contatti con insegnanti ed odontotecnici di Bolzano e Trento con promesse di disponibilità di recarsi a Laba, una volta realizzata una struttura adeguata per la formazione.
Una terza giovane, Mariam, già con pratica in odontotecnica sempre nel Centro Sanitario di Laba –grazie a degli stage fatti a Milano ed in loco con esperti citati sopra – ha percorso lo stesso iter nell’anno 2011-2012. Prima della conclusione degli studi a Bolzano, la stessa ha chiesto al ns. Gruppo la possibilità di poter tornare al suo Paese con il titolo di medico odontoiatra perché “di questo la sua gente aveva bisogno” (cioè di esperti della loro terra e non dover attendere l’arrivo di gente esterna) ed era pure il suo desiderio coltivato fin da piccola.
Anche il direttore della Scuola Galilei ed alcuni professori avevano suggerito tale percorso date le capacità di questa giovane.
Il primo esame di ammissione a medicina non l’ha superato soprattutto per la difficoltà di lingua per cui Mariam s’è iscritta a Biotecnologia all’Università di Verona.
Il secondo esame di ammissione l’ha sostenuto nel 2013, presentandosi come studentessa extra-comunitaria. Su 25 posti disponibili su tutto il territorio italiano, è arrivata quarta. Però i posti riservati agli extra-comunitari in quel di Padova erano solo 2 e quindi, d’ufficio, è stata trasferita all’Università di Torino dove, attualmente, frequenta il secondo anno di medicina-odontoiatria. Degli esami del primo anno le manca solo anatomia, non superato perché troppo vicino agli altri esami (secondo noi).
Nel frattempo nel Centro Sanitario di Laba è presente -un giorno alla settimana- un odontoiatra di Ouagadougou nonché uno dei primi due odontotecnici formati a Bolzano. Più intensa invece è l’attività nel settore oftalmologico poiché la presenza di un esperto è a tempo pieno.
Ovviamente c’è forte richiesta di interventi specifici. Gli ammalati vengono anche dal Mali o Costa d’Avorio oltre che da tutte le zone del Burkina.
A titolo informativo, riportiamo le spese sostenute per la formazione di queste persone:
• 2009 – Clementine e Christian arrivati il 20.09.09 € 4.397,03
• 2010 – Clementine e Christian € 8.252,09
• 2011 – Christian e poi Mariam (arrivata il 22.09.11) € 6.797.55
• 2012 – Mariam all’università di Verona – Padova – Torino € 9.864,81
• 2013 – Mariam a Torino €10.244,46
In totale € 40.244,46
Somma totalmente a ns. carico; nessun Ente è intervenuto, nonostante qualche promessa verbale sollecitata più volte da parte nostra senza tuttavia un cenno di riscontro.
Questi i precedenti che hanno portato necessariamente alla decisione di costruire una Scuola di Formazione Professionale.
Nel settembre 2011 abbiamo presentato il progetto alla Regione Trentino-Alto Adige ed alla Fondazione Cassa di Risparmio. La risposta è stato il contributo di € 40.000,00 da parte della Regione e di € 7.000,00 dalla Fondazione.
Nel gennaio 2012, analoga richiesta è stata presentata alla Provincia Autonoma di Bolzano: la risposta è stata negativa con motivazioni assolutamente non condivisibili, quali ad esempio quella che il progetto veniva realizzato in una zona rurale.
Intanto, tra il 2011 e 2012 un’offerta impensabile, ricevuta in memoria di una persona cara, ha permesso di dare il via alla costruzione dell’aula magna e della segreteria. Struttura molto ben riuscita come è si può notare anche dalle immagini consegnate.
Inoltre, il 24 marzo ’14 la Provincia ci invia la lettera del dr. ing. Siegfried Pohl con l’indicazione dei materiali (serramenti e sanitari) che si renderanno disponibili con la ristrutturazione di una parte dell’ospedale di Silandro. Giriamo l’informazione al dott. Bationo che si dice ben felice di poter disporre di tutto il materiale indicato (“quante cose belle avete!!”) più che adatto per la costruenda scuola infermieri (vedi ns. lettera dd. 3.04.14 ad Alessandra poeder).
Successivamente l’informazione che parte del materiale sembra destinato ad altri; poi si annulla l’informazione e poi ancora si viene a sapere che la consegna del tutto sarà per i
primi mesi del 2015. A metà settembre altra notizia che lascia perplessi: non è prevista la consegna ad Associazioni tipo la nostra …..alla fine sembra tutto risolto…
Intanto però si sono create tante attese già dal mese di aprile – ed anche tante incertezze Dobbiamo tener presente che anche questo fatto ha inciso sull’andamento dei lavori.
Al punto in cui si è arrivati, comunque è indispensabile rifare i calcoli: rielaborare il computo metrico e, se possibile, trovare la via giusta per il finanziamento.
La struttura è più che valida. In Burkina-Faso c’è sete di formazione e, per certe professioni, non esistono le scuole.
Possiamo anche aggiungere che si sono create molte aspettative su questo progetto del quale sono informati il Ministero della Sanità, quello dell’Istruzione, tutti i responsabili a livello regionale e provinciale nonché il Primo Ministro.
Come si potrà rilevare, la realtà di questo progetto e sempre stata presente nel nostro operare sia per le spese quasi quotidiane che ci siamo impegnati di prendere a carico per la formazione di futuri specialisti che per le info molto frequenti fornite dal dott. Bationo.
Ci spiace quindi immensamente dover perdere il 30% del contributo concesso per non aver indicato alla consegna del progetto, che si trattava del primo lotto: comprendiamo benissimo comunque le motivazioni fornite.
Speriamo –come si diceva- di trovare la strada giusta per il proseguimento dei lavori e la conclusione degli stessi nel minor tempo possibile. Ringraziamo quindi in anticipo per i suggerimenti che ci verranno dati.
EmiLia Cervato