Michelle Bachelet, alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha tenuto lo scorso 2 dicembre 2021 una conferenza stampa a Ouagadougou, al termine di una visita di tre giorni in Burkina Faso. Era la prima visita di un alto commissario dei diritti umani in Burkina Faso, che sta lavorando per installare un ufficio in Burkina Faso
Il funzionario ha rimarcato la difficile situazione del territorio dopo sei anni di conflitti con gruppi armati legati ad al-Qaeda, al gruppo dello Stato islamico e al banditismo locale. Le violazioni dei diritti umani sono all’ordine del giorno: sommarie, rapimenti, sparizioni forzate e violenze sessuali da parte di gruppi di terroristi, ma anche, e ciò è stato ampiamente dimostrato, dai gruppi Volontari per la Difesa della Patria, forze di sicurezza locali e nazionali, esercito. Fra gli altri Human Rights Watch ha denunciato a più riprese le esecuzioni sommarie senza processo e le sparizioni perpetrate dalle forze di sicurezza, molto diffuse in Burkina Faso; centinaia di famiglie hanno visto assassinare o sparire nel nulla i propri parenti. Su questo stesso sito ne abbiamo dato notizia più volte:
Djibo, forze di sicurezza giustiziano 31 persone.
Dodici sospetti terroristi rinvenuti morti nelle loro celle a Tanwalbougou
Non solo terrorismo: la violenza di militari e paramilitari contro i civili nel Sahel
Alla domanda su cosa si possa fare per migliorare la situazione, Michelle Bachelet ha risposto che gli attacchi contro i civili devono cessare subito (…) ed i responsabili devono essere assicurati alla giustizia. Come se fosse facile! Fino ad ora nessuno fra regolari e volontari della difesa è stato inquisito e tanto meno condannato per crimini contro la popolazione civile. D’altro canto è opinione diffusa in Burkina Faso che siano soprattutto i terroristi islamici ad aver preso di mira la popolazione. teoria messa in dubbio da ACLED, come potete leggere qui. Detto ciò, è ovvio che la violenza contro i civili sia la più riprovevole, qualunque sia la fonte.
Certo il neonato ufficio dell’ONU avrà il suo bel da fare per tutelare ii diritti umani di tutti. Anche perché 4 muri non fanno una fortezza, ci vuole ben altro per migliorare una situazione che non fa che peggiorare, soprattutto nelle zone periferiche della nazione.