C’è chi la chiama «letteratura della migrazione», ma suona come una produzione letteraria di serie B. In realtà, gli scrittori migranti sono donne e uomini dalle identità trasverse, che vivono all’interno di sé più culture contemporaneamente. Portatori di identità multiple e di valori universali, utilizzano la scrittura come spazio virtuale d’incontro. I racconti di Kossi Komla-Ebri, ambientati in Africa, in Francia e in Italia, attingono al vissuto quotidiano, parlano di amore, di viaggi, di nostalgia, di fierezza e di dignità, smascherando gli stereotipi con l’ironia. I temi della narrazione lirica e civile sono approfonditi dall’autore nella seconda parte del volume, a cui si aggiunge un apparato didattico per l’educazione interculturale.
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