Convivialità: in questa parola-chiave si riassume il significato, così attuale ed esaltante, ma anche così difficile e impegnativo, della proposta educativa presentata in questo libro. La caratteristica fondamentale delle riflessioni in esso sviluppate è la loro evidente esposizione etica e antropologica, cui fa da contrappunto una non meno marcata vocazione didattica. Per l’attualità dei problemi affrontati, per l’ampio respiro dell’impianto formale, per gli orientamenti operativi che contiene e per l’amplissima bibliografia consultata, non appare eccessivo considerare tale proposta come una delle espressioni più interessanti dell’elaborazione pedagogica realizzata negli ultimi tempi dai movimenti educativi di base del nostro Paese. Il “viaggio” che nel libro si compie attraverso l’ottagono della Mondialità si conclude con l’esplicitazione di tre strategie che rappresentano, nella loro complementarità, il punto più originale della proposta: la pedagogia narrativa, la pedagogia della decostruzione e la pedagogia dei gesti.
Dal sito peacelink.it