l’Ordine degli Avvocati, attraverso una nota del suo presidente, Siaka Biamba, ha proclamato uno sciopero nazionale dal 4 all’8 giugno 2024 in tutte le giurisdizioni del Burkina.
Questa decisione è basata sulle raccomandazioni dell’assemblea generale straordinaria del consiglio d’ordine emerse nel corso della riunione straordinaria tenutasi il 3 giugno 2024 in cui gli avvocati hanno manifestato le proprie richieste nei confronti delle autorità. Fra di esse, il rispetto delle norme che disciplinano la procedura penale in Burkina Faso nei confronti di qualsiasi persona interessata e rispetto ed esecuzione delle decisioni giudiziarie da parte dello Stato nei confronti di qualsiasi persona. In altre parole, si tratta di una protesta nei confronti delle autorità che in certi (tanti) casi calpestano bellamente la legge ed i diritti delle persone: gente arrestata e detenuta senza la formalizzazione di accuse, interrogate senza la presenza di un avvocato difensore, persone che spariscono; tutto ad opera di loschi figuri riconducibili a servizi di sicurezza del Burkina Faso ed esercito. Fra tali casi, il più eclatante è stato quello di Guy Herve Kam, che era stato rilasciato.
Guy Hervé Kam è un noto avvocato del Burkina Faso. È membro del gruppo legale che è riuscito a far annullare diverse requisizioni militari giudicate illegali dai tribunali del Burkina Faso. È anche conosciuto per essere stato l’avvocato della famiglia di Thomas Sankara, ex capo di stato del Burkina Faso.
Kam è anche il coordinatore nazionale del movimento “Servir et non se servir” (SENS) e il leader della società civile nel Burkina Faso3. Tuttavia, recentemente è stato vittima di arresto e detenzione arbitraria nel Burkina Faso. È stato arrestato da individui in borghese all’aeroporto di Ouagadougou e condotto alla Sûreté Nationale.
La giustizia militare del Burkina Faso ha indicato che Kam è sotto inchiesta per “complotto contro la sicurezza dello Stato” e “associazione di malfattori”. Dopo essere stato detenuto in segreto per quattro mesi, è stato rilasciato e poi immediatamente nuovamente arrestato il 29 maggio. Il Consiglio dell’Ordine del barreau de Paris ha espresso la sua più viva preoccupazione e ha condannato fermamente l’arresto arbitrario di Kam.