L’associazione russo-burkinabé African Initiative, è stata presentata ufficialmente ai media nel corso una conferenza stampa venerdì 1 dicembre 2023 a Ouagadougou.
Creata il 7 novembre 2023 e riconosciuta ufficialmente il 13 novembre 2023, l’associazione, che si dichiara un’associazione di popoli, ha un consiglio direttivo di 8 membri composto da burkinabè e russi. African Initiative, secondo il suo presidente, Soumaila Ayo Azenwo, è un’associazione russo – burkinabé che mira ad essere un’associazione di persone che vogliono imparare a conoscersi meglio attraverso l’educazione e la cultura: “La particolarità di questa associazione è che per sua natura, per la sua nascita, è il risultato di una lunga riflessione sul rapporto Burkina-Russia iniziata prima dell’indipendenza, a dente di sega perché si trattava di un rapporto piuttosto politico. Vogliamo che trascenda questa relazione politica e diventi una relazione tra i popoli. Ecco perché nella nostra associazione ci sono russi e burkinabé”.
Le attività dell’associazione sono iniziate già da un po’ di tempo. Tutte le iniziative riguardano cultura, educazione e sport, con l’intento di favorire le relazioni fra le due nazioni, puntando soprattutto sui giovani. La Federazione Russa sponsorizza i progetti / attività che vengono realizzati dal gruppo, 3 fino ad ora. Il primo è la Scuola dell’Amicizia, che secondo Soumaila Ayo Azenwo ha lo scopo di “raccontare la vera storia dell’amicizia e far conoscere ai giovani studenti cosa è la Russia in generale”. Poi un concorso di disegno dal tema “Burkina Faso, la mia patria”, in cui lo studente disegna e invia il proprio lavoro ad un numero WhatsApp; chi non ha uno smartphone con abbonamento ad internet è ovviamente escluso. Infine il torneo di calcio interscolastico del distretto 6 di Ouagadougou, torneo Maracaña “Zugu-Zekre”, tenutosi il 2 dicembre 2023.
Qualcuno potrebbe malignare che nel “far conoscere cosa è la Russia in generale” ai giovani l’associazione sicuramente non tratterà tematiche come la sistematica violazione dei diritti umani all’interno della Federazione Russa, l’avvelenamento e l’imprigionamento dei nemici di Vladimir Putin, la criminalizzazione dell’ideologia e delle associazioni LGBT+, i crimini di guerra perpetrati ai danni dei civili ucraini (per non parlare dei conflitti pregressi), della corruzione, ecc. ecc… Ma come detto si tratta ovviamente di malignità…